Sarteano ; a bird’s eye view
il filo di Arianna
un viaggio immaginativo
Sala Mostre Comunale
Sarteano 2006 Stephen Treherne
Il quandro dal 2007 si trova all oespedale della valdichiana, Nottola, Montepulciano (siena)
Stephen Treherne, nato in Inghilterra, vive e lavora da 5 anni a Sarteano (Siena). Allievo di Richmond ( Gruppo ‘Borough’ di David Bomberg) e della Camberwell School of Art di Londra. Ha partecipato a mostre collettive all’ estero ed in Italia.
‘Veduta panoramica di Sarteano - il filo d’Arianna’ fu commissionato da Stefano Raimondi nel 2005 per la mostra 'La citta che sale - visioni metropolitane d’arte contemporanea’ a Sant’Agostino, Bergamo Alta nel Ottobre 2005.
Quest’ opera, realizzata in olio su tela e di una lunghezza di otto metri, è stata realizzata dopo quasi sei mesi di lavoro dal castello e nei pressi di Sarteano.
‘Veduta panoramica di S. - il filo d’Arianna’ esplora ed evoca il centro storico in un lavoro d’immaginazione. Lo spettatore si trova vertiginosamente sospeso sopra il labirinto, il dedalo di vie e viuzze medioevali, contorte ed ombrose . Una visione ovvero una rivelazione nel quale i passionali gesti del pittore celebrano, scoprono ed esplorano con colori intensi d’un gigantesco focolare, la topografia ed i misteri del cuore del paese. Sospeso tra cielo e terra il borgo che punta verso l’alto con i suoi ricami e le sue guglie diventa un labirinto di luce, quasi una sorte di ‘mandala’ mistico ed luminoso.Il mandala o labirinto è in moto continuo, si forma e si scoglie, si espande e si contrae, rivela e nasconde. Per chi conosce la via è il cosmo e ed il caos per chi non trova il sentiero… il filo d’Arianna.
Come una spirale, il dedalo misterioso sembra invitare lo spettatore ad un viaggio verso il centro, verso nuove scoperte, verso una rinascita. La spirale di strade diventa dunque anche un grembo materno caloroso di sfumature gialle e rosse oppure groviglio confuso o un incroci senza senso.
L’artista noto per lavorare sempre all’aperto, esplora con tutti i suoi sensi ciò che lo circonda, catturando e traslando in colore gli attimi e le sensazione percepite. Seguendo l’idea di Tristan Corbière tenta forse di dipingere ‘ non ciò che vede ma ciò che non si è mai visto’, un mondo che abbiamo , o non abbiamo nel cuore, nel cervello.
Scultore e pittore, dall 1999 Treherne si dedica principalmente alla paesaggistica, prima nella brughiera dello Yorkshire e adesso nei boschi,oliveti e la campagna di Sarteano ,Castiglioncello del Trinoro e La Foce.
lunedì 17 marzo 2008
Iscriviti a:
Post (Atom)